Una buona qualità dell’aria nei luoghi di lavoro chiusi è importante per la salute dei lavoratori e ha anche implicazioni di carattere sia sociale che economico.
A ricordarci l’importanza della qualità dell’aria è un documento della Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro approvato il 28 novembre 2012 e sancito in data 7 febbraio 2013 dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano con l’accordo recante “Procedura operativa per la valutazione e gestione dei rischi correlati all’igiene degli impianti di trattamento aria”.
Il documento ricorda che per la “persistenza nel tempo della corretta funzionalità degli impianti e per il mantenimento dei requisiti igienici è necessario effettuare periodici interventi di pulizia e manutenzione che devono prevedere una ispezione visiva e se necessaria una tecnica”.
L’ispezione visiva permette di accertare lo stato dei vari componenti dell’impianto nell’ambito di interventi manutentivi programmati e consiste nel valutare lo stato igienico di alcuni punti critici dell’impianto e la loro funzionalità.
La frequenza delle ispezioni visive consigliata è annuale, o comunque stabilita in base ai risultati delle precedenti ispezioni e della valutazione dei rischi”.
Controlli più frequenti potrebbero essere dettati ad esempio da variazioni delle condizioni ambientali o di lavoro, dall’usura o dalla presenza di fonti di inquinamento a carattere temporaneo. Si raccomanda una periodicità semestrale “per edifici con sistemi di umidificazione supplementare (umidificazione adiabatica) o situati in aree con clima a umidità elevata causa del potenziale aumento di crescita microbica”.
Questi i principali componenti dell’impianto di trattamento aria da ispezionare: